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Gruppo Gold Hunter

Post più popolari di questa settimana.

Goldhunter SPARTAN. La canaletta tattica italiana più apprezzata dagli utenti, esperti e neofiti.

domenica 10 agosto 2014

Cinque schemi fondamentali per condurre una ricerca adeguata.

Cinque schemi molto interessanti per ogni ricercatore, qui sono racchiusi i fondamentali da sapere per condurre una ricerca adeguata:

Schema n° 1

Schema n° 2

 
 

Schema n° 3

 
 
 
Schema n° 4
 
 
 
 
Schema n°5
 
 

Fonte: Internet.

sabato 24 maggio 2014

Momento storico

MOMENTO STORICO: 

In data 18 maggio 2014 presso il Teatro operativo della Punta Anffas avveniva lo sbarco dei gommoni di ORO IN NATURA ove stavano operando in trincea i ragazzi del gruppo GOLD HUNTER di Milano.
Veniva su quest'isoletta del Ticino suggellata la conoscenza e l'amicizia tra il gruppo GOLD HUNTER ed il grande GIORGIO BOGNI, amico e mentore (almeno, personalmente lo reputo tale coi fiocchi e controfiocchi per tanti motivi oltre le competenze di alto livello, high level, Pro, Master.).
Il momento personalmente rientra in quelli da segnare sul calendario ed il valore umano di questi attimi non è quantificabile. 
A ricordo di questo momento di festa rimane questa istantanea che vede al centro il Giorgione e gli altri siamo noi, io sono quello con la panza di fuori, il più sbragato della combriccola.
Da sinistra troviamo il Gianca, seduto al centro troviamo Ale - Heinz e poi quello con la panza di fuori, il più sbragato del gruppo sono io, Sergio, appoggiato al Giorgione (Giorgio Bogni).














Grazie ancora a Giorgio e grazie ai ragazzi di ORO IN NATURA che è stato un onore oltre che un piacere conoscere.

martedì 6 maggio 2014

Foto delle canalette Goldblitz "Elvo" e Goldhunter HS al lavoro in acqua.

FOTO DELLE CANALETTE GOLDBLITZ "ELVO" E GOLDHUNTER HS AL LAVORO IN ACQUA.



Canaletta Goldblitz "Elvo"






Canaletta Goldhunter HS



Foto della Spedizione di giovedì 1 maggio 2014
Gold Hunter  - Italian Gold Fever Group

Gruppo di ricerca aurifera Branco dei Lupi - Milano



lunedì 21 aprile 2014

NOZIONI INTRODUTTIVE SULLA RICERCA DELL'ORO.


LA RICERCA DELL’ORO




La ricerca  dell’oro si svolge essenzialmente in due ambienti, 
in miniera (giacimento primario) oppure nei fiumi contenenti oro alluvionale (giacimento secondario).

Nel primo caso occorrerà rivolgere le proprie attenzioni 
ai giacimenti di ORO NATIVO, cioè oro incastonato nel quarzo 
ben visibile. 
Per quanto riguarda L‘ ORO ALLUVIONALE si potranno 
utilizzare tutta una serie di attrezzi utili all’estrazione del nobile

metallo, sulle rive dei numerosi fiumi o torrenti auriferi.
 
 
classifica

L’ORO ALLUVIONALE
L’oro che si può recuperare nei fiumi o nei torrenti proviene dalla remota epoca delle glaciazioni. 
I ghiacciai che ricoprivano le nostre vallate montane, 
spaccandosi e rotolando piano piano con l'alzarsi generale della 
temperatura, portarono con sé tutto quanto trovarono sul proprio cammino, compreso il metallo più pesante in natura (e anche uno dei più duttili): l’oro.
Le particelle d’oro sono disseminate quindi nelle pianure sottostanti alle montagne. Quando i fiumi vanno in piena raspano le loro sponde, i residui più leggeri vengono portati lontano dalla forza delle acque mentre quelli più consistenti e pesanti si depositano sulla sponda alla prima ansa o rallentamento della corrente, formando così una classica “punta”.

In queste zone si potrà estrarre materiale in quantità variabileseconda della condizione annuale poiché queste concentrazioni si ripetono periodicamente nello stesso posto ma non necessariamente in egual misura. Per cercare il punto ottimale di scavo è necessario procedere a piccole prospezioni, cioè “assaggi preliminari” del terreno, estraendo con una paletta d’acciaio (o trapiantatore) una giusta quantità di terra alla profondità ottimale, lavandola poi nella batea. 

martedì 15 aprile 2014

Spedizione del 12 aprile a Castelnovate (VA) : Report e valutazione. Foto Canaletta Goldhunter HS in acqua.

SPEDIZIONE 12 APRILE 2014
Località: Castelnovate (VA) Via al Porto.
La preparazione della spedizione inizia qualche giorno prima, studiando il punto dove si vuole andare, per questa spedizione in solitaria mi sono affidato al luogo migliore che conosco, il nostro caro e vecchio "Glory Hole", questo territorio lo stiamo battendo da tempo e un buon settanta per cento delle uscite le abbiamo fatte tutte qua, qui ci sentiamo "di casa", conosciamo bene le correnti che si formano sia quando il fiume è in piena che quando è in secca, col tempo abbiamo potuto veder coi nostri occhi i vari livelli idrometrici e, oltre a fare delle foto che lo documentano, abbiamo "registrato" tutti i dati utili nelle nostre teste, è facile quindi con un po' di conoscenza e d'esperienza in questo territorio identificare abbastanza agevolmente tutti i punti di scavo che possono essere fruttuosi ed interessanti, considerando che il ricercatore non finisce mai di studiare e d'imparare, non possiamo mai definirci "arrivati" e definire un sito "esausto" perchè qualcosa da imparare e da scoprire l'abbiamo sempre.
Ecco quindi la mappa larga della zona Target.
In basso a destra è segnalato il parcheggio di arrivo, in alto ci sono i flag di destinazione del campo e del teatro operativo selezionato. Dal parcheggio al campo ci sono venticinque minuti circa di cammino nel sentiero, sentiero tra l'altro a tratti visibile nella mappa stessa.

 Partito dal Quartier Generale (casa mia) a Milano Corvetto (Milano Sud est) alle sette e dieci dopo aver salutato gli amici ricercatori e appassionati sulla Pagina Facebook di Gold Hunter , arrivato al parcheggio di Via al Porto di Castelnovate (VA) alle 8,30 circa. 

Ecco tutta l'attrezzatura ottimizzata e pronta per il trasporto, zaino militare da 70 litri con dentro le batee, la paletta ed altro equipaggiamento, attaccate allo zaino sulla destra la pala con 3 secchi attaccati, al centro dello zaino la picozza e a sinistra una borsa con dentro secchiello, setaccio, pompetta e contenitore per il superconcentrato (un barattolo di plastica sigillato, conteneva una mozzarella di bufala da 250 gr, è perfetto.).
Dietro allo zaino una sacca della folgore con dentro gli stivali da pesca coi cosciali, alla borsa ho applicato una tracolla per poterla mettere di traverso o davanti allo zaino. Appoggiata alla macchina (la Silver Bullet di mia moglie, gagliarda!) c'è la canaletta Goldhunter HS con un sistema di elastici al centro per ottimizzare il trasporto. Dal parcheggio al Campo operativo ci sono venti, venticinque minuti di cammino nel sentiero. Eccomi quindi pronto per la marcia nel bosco.




  1. Arrivo al campo ore 9 circa. On the rocks.                                                                       
Il campo base è stato piazzato nel punto esatto segnato dal Flag Campo Alfa sulle mappe allegate. Dalle foto si può vedere benissimo tutto il teatro operativo e il livello attuale del fiume che è sceso di almeno un metro rispetto alla spedizione effettuata qui coi ragazzi due settimane fa. Ottimo perché così sono venuti allo scoperto nuovi punti di scavo.




Area di scavo e lavaggio.
 Nelle foto si può vedere il punto ove ho iniziato gli scavi verso le 9,30, si sono intensificati tutto il giorno sempre più o meno nella stessa zona, per esser precisi in corrispondenza del flag sulla mappa della limite alto della zona di scavo. Il punto l'ho scelto studiando la mappa su Earth, e dovrebbe essere esattamente nel posto dove il fiume va a "sbattere" prima di deviare il suo corso. La prossima volta voglio invece concentrarmi sulla parte opposta segnata sulla mappa per completare questo tipo di ricerca.
 Tutti i punti di scavo hanno dato buon esito, ho capito ancora meglio come procedere ed in che direzione e profondità muovermi, anche oggi ho imparato qualcosa in più. Ogni esperienza è tutta farina preziosa da custodire nel proprio sacco, estrarre oro è una nobile arte non un passatempo per fare soldi, i veri ricercatori lo sanno, è una nobile arte che insegna la disciplina della fatica, della concentrazione, della pazienza, lunghi silenzi accompagnati dalla voce del fiume.

                           Canaletta GOLDHUNTER HS

Finalmente le prime foto in acqua della creatura, inutile dire che ha lavorato in modo eccellente (come daltronde dai risultati dei primi test già pubblicati sia qui che sulla Pagina facebook di Gold Hunter). Sono davvero orgoglioso di lei, Heinz ed io abbiamo fatto un lavoro davvero gagliardo, una canaletta ricercata ma spartana, tecnica, linea e forma perfettamente proporzionate tra loro, veste l'eleganza e la potenza dell'acciaio, metallo guerriero che non tradisce mai. I LOVE MY GOLDHUNTER HS.


Ecco la canaletta Goldhunter HS piazzata in acqua, la corrente va da destra verso sinistra, si può notare che la parte in uscita dell'acqua è leggermente immersa, questo non costituisce un problema per la Goldhunter HS se la velocità dell'acqua e l'inclinazione sono sufficienti a non creare un ritorno in uscita ma lasciando un bel flusso continuo con effetto "a cascata" anche parzialmente immersa, poi c'è sempre da tenere conto che in tutta quest'area la corrente si abbassa e si alza di continuo di qualche centimetro a intervalli di dieci, quindici secondi, e avere con sé una canaletta con caratteristiche di forma e linea come la Goldhunter HS costituisce un bel vantaggio che si concretizza in risparmio di tempo a piazzare e spostare di continuo una canaletta professionale per esempio come la Goldblitz.

Particolare della Canaletta Goldhunter HS in entrata dell'acqua, sul tappeto di gomma fine si possono già vedere i vari puntini chiari che sono le scaglie d'oro trattenute dopo il lavaggio. In questa foto possiamo vedere una fase di "bassa" della corrente "alternata". Bassa ma non tale da far rimanere la canaletta all'asciutto.

In quest'istantanea si vede molto bene l'acqua che scorre con vigore nella canaletta Goldhunter HS, qui la prima sezione del tappeto fine incontra il primo saltino alto 1 cm per poi entrare nella parte del Muschio del Minatore o Miner Moss.

Anche qua si nota bene il flusso deciso dell'acqua incanalata nella Goldhunter HS, notiamo la seconda parte del Muschio del minatore o Miner moss accompagnata dal secondo salto d'acciaio alto 1 cm per lasciar posto alla terza sezione, quella con la gomma a sbalzi larghi, si può vedere qualche residuo fermo sott'acqua. Da notare come il salto in uscita dalla seconda sezione faccia egregiamente il suo lavoro trattenendo ai suoi piedi per effetto cascata molto materiale. E' ben evidente la striscia di massa scura ai piedi del salto.


La parte terminale della canaletta Goldhunter Hs, qua spendo due parole ancora sulle prestazioni di questa canaletta eccezionale. Anche tenendo immersa leggermente la parte in uscita dell'acqua si ha un flusso ottimale ed una perfetta uscita "a cascatella" sulla linea terminale della canaletta. Ancora una volta ho immerso ai piedi dell'uscita un secchio nero con dentro tre grandi rocce come peso, usandolo anche per appoggiare la canaletta stessa (questo adattamento si è poi rivelato molto comodo per gestire l'appoggio della canaletta in acqua rispetto all'utilizzo di solo pietre.) ma principalmente per testare ancora una volta la capacità della Goldhunter HS di trattenere tutto il prezioso metallo e i suoi limiti di perdita. Per testare e conoscere i limiti di perdita della canaletta ho posto quindi in acqua un recipiente che raccogliesse "a cascata" tutto il materiale pesante che scappa dalla canaletta, dico solo il materiale pesante perché quello leggero non rimane, viene spazzato via dalla corrente del fiume, rimanendo comunque immerso tutto il giorno, dal primo all'ultimo secchio. 
L'acqua scorre in uscita facendo saltare bene a cascata tutto il materiale espulso, il riflusso, si può notare benissimo, avviene soltanto nella parte esterna del secchio che rimane leggermente emersa per la live inclinazione.
 Il risultato finale di tale test è stato di aver trovato nel secchio, oltre a qualche sassolino e micromateriale pesante, soltanto due scagliette d'oro di esigue dimensioni. Soltanto due scagliette piccine per una giornata di lavoro, per 8 - 9 secchi di fino trattato, ancora una volta un risultato strepitoso, la Goldhunter HS accetta tutte le sfide e non teme rivali nel suo genere.

IL TOTALE DELLA GIORNATA





Il totale raccolto nella giornata, mi reputo davvero soddisfatto per poco o tanto che sia, Stavolta non ho pescato nessun jolly, non ho trovato il mio il mio "Sergente Peperone" che cercavo sul tappeto di gomma ad ogni palettata di fino che lavavo (mica sempre è festa, va a fortuna) ma ero comunque soddisfatto di vedere tante stelline gialle brillare su quello stesso tappeto. 
 Va bene così. 
 La valutazione del luogo è di 7 su 10 per via della corrente alternata che penalizza chi utilizza canalette professionali come la Goldblitz perché comunque richiede frequenti spostamenti e conseguenti perdite di tempo, mettendo a dura prova la pazienza e ormai sapete che la ritengo la virtù principale tra quelle insegnate per gioco forza dalla disciplina di tale nobile arte. 
 Cambio la mia precedente valutazione alla luce di queste ultime considerazioni da 8 a 7 su 10. Comunque le mie ricerche su questo luogo sono tutt'altro che finite, ho ancora in mente dei punti ben precisi che voglio battere, sicuro comunque di non rientrare a mani vuote. 

Report completato, dall'organizzazione all'imboccettamento.

Ricordo a tutti gli amici di Italian Gold Fever che sulla Pagina facebook di Gold Hunter ci ritroviamo per condividere e confrontare le nostre esperienze arricchendoci gli uni da quelle degli altri, potete trovare inoltre tutti i passaggi delle spedizioni, tutte le fotografie che trovate qui ed altre ancora, link, siti consigliati, Pagine amiche come quella nuova di Big Nugget Hunter - Prospezione e ricerca aurifera Nord Italia 
che vi consiglio di visitare, gestita dal nostro amico Luca, prospettore specializzato nel vagliare e recensire i vari corsi fluviali disseminati nel Nord Italia. 

domenica 6 aprile 2014

Considerazioni su Bereguardo ( Zona ponte delle barche ) per la ricerca aurifera.


In queste due immagini di Google Earth vediamo il Ticino nella zona di Bereguardo (Ponte delle barche), nella prima immagine è segnato il punto della spedizione di quasi un anno fa, alla destra del ponte (spedizione che risultò alquanto scarsa). Nella seconda immagine è segnato il flag per la spedizione di ieri mattina , 5 aprile (mezza giornata al volo), dopo essermi accuratamente studiato la conformazione del territorio e sopratutto il comportamento del fiume, ho deciso di operare dalla parte opposta del ponte rispetto allo scorso anno, volendo ancora fare un tentativo in questo territorio.
Il fiume in quel punto arriva dopo una curva a quasi 90° allargandosi come alveo, e, siccome dove gli alvei si slargano i materiali pesanti si depositano, studiando bene la mappa si può benissimo capire quali sono le punte.
C'è da dire che secondo me l'isoletta centrale è tutta una zona aurifera e ricca di materiali pesanti depositati, la zona è poco battuta da ricercatori poichè notoriamente le scaglie che si trovano qui sono molto più piccole di quelle che si possono trovare a Castelnovate e qui "dei nostri" non si cimenta quasi nessuno, ma visto che si decide di fare un tentativo allora vale la pena di farlo come si deve, con tutti i crismi del caso; la sfida personale, poi, sta nel fatto che la caccia qui sia resa più difficile che in altri teatri di operazione, le capacità di ricerca e la pazienza ( la PAZIENZA è una delle virtù del cercatore, stimolata per forza di cose dalla nobile arte che è la "disciplina della ricerca aurifera") vengono messe ben alla prova. 




Come si può notare nelle foto ho operato precisamente dove ho piazzato il flag del Target, su quella
punta.
Purtroppo non è stato possibile raggiungere l'isoletta in mezzo perchè l'acqua era troppo alta per attraversare anche con i cosciali lunghi.
Il responso sul luogo (per la ricerca aurifera) è a mio avviso insufficiente, voto 4 su 10, non che non abbia portato a casa nulla (figurarsi) ma qui le scaglie sono notoriamente di dimensioni ben più piccole di quelle di Somma (Castelnovate) ed inoltre la conformazione dell'ansa e lo slargo dell'alveo rallenta l'acqua davvero tantissimo, considerando anche la longitudine del posto, impedendo un decente piazzamento della canaletta in acqua. Fortunatamente con un po' di ostinazione la Goldhunter è riuscita in modo non ottimale a lavare qualche secchio di fino, dico non ottimale perché davvero la corrente non riusciva ad essere abbastanza forte da lavare con efficacia il versato, anche cercando inclinazioni maggiori, c'è voluto un po' di pazienza (tanta) e comunque il suo lavoro lo ha svolto, trattenendo le particelle del prezioso metallo con dovizia. Piazzare una canaletta più larga è impossibile, venire qui con la Goldblitz è come pensare di farsi una nuotata nella piscina dei bambini, impossibile. Quindi come area per la ricerca aurifera la consiglio a chi fa un'attività leggera, "easy", chi viaggia solo di paletta e batea, una cosa tranquilla e non impegnativa; per tutti gli altri (come me) lo sconsiglio, la valutazione finale è insufficiente (4su10), considerando che Castelnovate lo valuto buono, (8su10). Il totale estratto non sto nemmeno a farvelo vedere, l'ho già imboccettato e sarà a dir tanto 0.1, meglio comunque che tornar a mani vuote e comunque ogni spedizione porta con sé il suo bel bagaglio di esperienza e mette alla prova la nostra capacità e la nostra tecnica di caccia. 
In conclusione, a Bereguardo, tenendo conto della trasferta, dei materiali impiegati e della fatica profusa, il gioco non vale la candela.
Seguiteci su Facebook alla pagina di Goldhunter per interagire direttamente, cliccate sulla foto in alto a destra del Blog.

mercoledì 2 aprile 2014

Canaletta - sluice GOLDHUNTER SPARTAN, Made in Italy. Manufatti Goldhunter







Canaletta/Sluice Goldhunter

per la ricerca di oro alluvionale
 modello SPARTAN


MISURE
Lunghezza    78 cm circa
Larghezza   20 cm circa
Altezza    7,5 - 8 cm circa
Lunghezza millerighe   37 cm circa
Lunghezza miner moss, da salto a salto   34 cm circa
Peso a secco    2,7 kg circa

CARATTERISTICHE TECNICHE

DIMENSIONI COMPATTE
La SPARTAN è ormai nota per la sua estrema compattezza, la migliore possibile per una sluice di elevato standard qualitativo e di performance finale. La sua larghezza da 20 e la sua lunghezza sia intera che smontata ne fanno un attrezzo estremamente pratico anche da trasportare, di fatto stipabile in un piccolo zaino da 15 litri.

ACCIAIO, METALLO GUERRIERO
Il materiale di base è l’acciaio zincato che conferisce robustezza e stabilità alla canaletta ed una resistenza alle sollecitazioni ambientali nettamente superiore rispetto ad analoghi prodotti realizzati in alluminio.

SCOMPONIBILITA’
La canaletta/sluice Goldhunter Spartan è facilmente scomponibile in due parti per il minimo ingombro durante lo stoccaggio per il trasporto (una volta piegata occupa uno spazio di 42 x 25 cm), come detto si può riporre comodamente in uno zainetto od una sacca. L’assemblaggio è semplice, rapido ed una volta montata, la canaletta è un corpo unico la cui stabilità è garantita efficacemente dall’ancoraggio sui due perni centrali (stabilità orizzontale) e dalle due chiusure laterali (stabilità laterale). La Spartan, inoltre, è dotata di maniglia laterale pieghevole per il trasporto manuale (non fissa, per evitare volumi fissi inutili e ridurre gli ingombri per lo stoccaggio; di fatto è stata studiata ed ottimizzata per una estrema praticità.); la maniglia si monta e si smonta durante le fasi stesse di assemblaggio e smontaggio della canaletta/sluice, rimanendo ripiegata dona alla canaletta una maggior pulizia della linea e quel tocco di eleganza che rivela la costante attenzione per i particolari che contraddistingue lo stile unico di Manufatti Goldhunter.

FACILE DA PIAZZARE IN ACQUA, FACILE DA USARE E PULIRE 
Grazie alle sue dimensioni compatte, la sluice Goldhunter Spartan si piazza molto più agilmente in acqua rispetto a canalette più lunghe e larghe.                       
L’utilizzo della Spartan è davvero semplice ed anche la pulizia finale (e la raccolta del “superconcentrato”) è un’operazione che richiede pochi semplici accorgimenti.      La conformazione di ogni prodotto Goldhunter, la natura e la distribuzione dei materiali sono frutto di una progettazione mirata ed attenta che richiede tempo e dedizione attraverso studi approfonditi storici e moderni, di tecniche, materiali ed idrodinamica applicata con costanti test sul fiume di tutti i prodotti progettati che, una volta promossi sul campo, vengono poi impiegati a livello permanente.
Ogni prototipo progettago e prodotto ed ogni componente o materiale impiegato vengono validati soltanto dopo aver passato una rigorosa serie di prove e di test in varie condizioni di corrente e di tipologia del terreno lavorato.


COME LAVORA LA GOLDHUNTER SPARTAN

In ingresso dell’acqua abbiamo l’abbondante tappeto millerighe che, oltre ad essere una spia eccellente per la presenza del nobile metallo, trattiene già parecchie particelle e scaglie.
Nel loro percorso, alcune scaglie d’oro si spostano verso la “V” o la “X” formata dall’acqua al centro (più o meno) del millerighe, altre rimangono ferme lateralmente oppure possono anche, per “effetto vela”, avanzare più o meno lentamente col passare del tempo ma niente paura, fa parte del percorso estrattivo. Le particelle che avanzano e giungono alla fine del millerighe, incontrano poi una piccola depressione di metallo nudo prima del saltino ed in questo spazio capita che molte scaglie rimangano intrappolate senza riuscire a salire. Le scaglie d’oro che riescono a salire sul riffle e quindi fare il salto, trovano subito il miner moss (o muschio del minatore che dir si voglia) pronte ad accoglierle e “risucchiarle” catturandole nelle sue trame a riccioli, già nel momento in cui l’acqua rallenta e perde potenza al culmine del saltino/riffle e i materiali pesanti vanno a depositarsi in ordine decrescente. Il miner moss è anch’esso lungo ed abbondante, tutto l’oro andrà a depositarsi solo nella prima parte e difficilmente troveremo del nobile metallo anche nella parte anteriore del tappeto, questo perché l’efficacia dell’azione idrodinamica all’interno della sluice permette di indurre le sabbie aurifere ad un preciso percorso produttivo. Al termine del miner moss si trovano il riffle di chiusura ed una piccola sezione di circa 3 cm che ha la funzione di accompagnare l’acqua in uscita e può fungere da  “pozzetto di sicurezza” prima della cascatella d’uscita, se troviamo oro in questa sezione significa che stiamo lavorando nel modo scorretto oppure che siamo fuori da qualche parametro di esercizio dell’attrezzo, forzandolo.
La sezione del miner moss ospita due alette laterali per consentire l’alloggiamento ed il bloccaggio verticale del tappetino, impedendo allo stesso di alzarsi attraverso le sollecitazioni delle correnti d’acqua. La rimozione del miner moss dalla canaletta è facile, basta sfilarlo delicatamente.


MODALITA’ D’IMPIEGO
Piazzare la canaletta inclinandola in avanti per ottenere la miglior conformazione. L’acqua in entrata dev’esser energica ma calma e placida, deve fare una grande “V” all’interno del tappeto millerighe (circa a metà) e se al posto della “V” si forma una “X” meglio ancora. La parte anteriore della canaletta, in uscita dell’acqua, deve favorire la cascatella ed è raccomandabile non immergere quindi questa zona della sluice in acqua per evitare pericolosi ritorni di corrente.
Versare gradualmente nella “linea di lavaggio” (circa 5 cm dopo l’ingresso dell’acqua) della canaletta il materiale preventivamente setacciato ed attendere il tempo necessario per versare il successivo; non intasare la linea di lavaggio caricandola in modo eccessivo o troppo velocemente.
Al termine del lavaggio, pulire la canaletta in un secchio per convogliare tutto il “superconcentrato” della giornata.
La SPARTAN può tenere anche una trentina di secchi trattati prima di dover esser lavata ma questo numero può diminuire nel caso di lavaggio di sabbie particolarmente argillose o paltose piuttosto che granulose, ghiaiose o sabbiose od a causa di correnti più o meno efficaci sul tappetino.


PARAMETRI D’ESERCIZIO E RANGE D’IMPIEGO
Corrente ottimale: 2 – 2,5 metri al secondo.
Altezza ottimale dell’acqua in canaletta: 2-3 cm.
Inclinazione massima  della canaletta: 19 gradi.
Capacità di secchi lavati raccomandata: 25 secchi.


                     COME PULIRE LA CANALETTA


Le canalette Goldhunter non sono un prodotto industriale ma sono realizzate a mano e numerate in serie con punzonatura sulla targhetta. Compatte ed altamente perfomanti, fatte per durare nel tempo e per accompagnare nella massima efficacia le giornate di un cercatore d’oro, il modello SPARTAN è particolarmente apprezzata sia da neofiti che esperti per la rinomata efficacia e facilità d’impiego, per le comodità garantite da scomponibilità e da maniglia di trasporto ripiegabile, oltre che per la loro bellezza estetica, con linee eleganti, con cura e ricercatezza anche dei particolari che fanno delle canalette Goldhunter oggetti inconfondibili.
Manufatti Goldhunter è garanzia di elevato standard qualitativo frutto di una visione creativa, di uno stile progettuale e realizzativo unico; puro ingegno ed artigianato italiani. 

      Presentazione indoor della canaletta Goldhunter SPARTAN ed unpackaging 

 Per info e ordinazioni, tramite messaggio privato sulla Pagina facebook https://www.facebook.com/manufattigoldhunter/ oppure tramite mail a goldhuntermilano@gmail.com 




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