Un test di dispersione è utile per tutti coloro che, avendo acquistato una nuova canaletta, necessitano di trovare i parametri ottimali di piazzamento e di esercizio, oltre a capire i limiti di lavoro di quel determinato modello.
Come lo è stato da sempre per Manufatti Goldhunter, è uno strumento indispensabile per tutti coloro che progettano e costruiscono da soli la propria canaletta, utile, e direi fondamentale, nel determinare con esattezza i parametri di lavoro e di esercizio del prototipo iniziale; per arrivare con la miglior accuratezza a capire l'esatto range in cui la propria canaletta può operare, indicando con precisione sia la corrente minima supportata che quella massima e creando di fatto il parametro di esercizio della corrente, indicata in metri al secondo (ad esempio 2 - 3 metri al secondo).
Ci sarà da determinare anche l'altezza ottimale dell'acqua all'interno della canaletta, anche qui avremo un minimo ed un massimo (ad esempio 2 - 4 centimetri).
Ultimo dato per ordine ma non per importanza è l'inclinazione con la quale una canaletta lavora nel modo corretto, per questo dato non esiste un parametro fisso poiché molto dipende dal tipo di salto e dalla corrente in ingresso, in questi casi generalmente si indica soltanto una angolazione massima da non superare, generalmente 19 gradi di pendenza, oltre la quale non si garantisce il trattenimento del nobile metallo.
Un test di dispersione è quindi una prova atta a controllare eventuali perdite di una canaletta - sluice attraverso operazioni e modalità mirate. Un vecchio metodo, che è anche quello meno preciso e più approssimativo, era quello di passare nel piatto le sabbie di risulta depositate naturalmente sul letto del fiume/torrente nel corso della giornata, eppure questo test non riuscirà per ovvi motivi a passare tutto quanto il materiale accumulato, per cui non è possibile ritenerlo altamente esaustivo ma soltanto indicativo.
Ecco quindi la necessità di utilizzare un raccoglitore che, dal primo all'ultimo sversamento di fino, possa raccogliere soltanto tutto il materiale pesante che esce dalla canaletta durante la giornata di lavoro.
Come fare quindi?
Usando una batea medio - grande o una comune bacinella immersa o comunque appoggiata sul fondo del fiume o torrente con l'accortezza di piazzarla immediatamente sotto la cascatella di uscita della sluice, è bene mettere due o tre sassi pesanti dentro per garantirle stabilità sul fondo e per non rischiare di vedersela portare via dalla corrente. Se l'acqua davanti all'uscita della canaletta è più profonda, utilizzare un secchio con la stessa modalità ed accortezza. Se vi state chiedendo se il contenitore sarà destinato a saturarsi allora vi dico che con ogni probabilità non si saturerà, seguendo le istruzioni correttamente, l'idrodinamica applicata farà il resto, tenendo nel vostro contenitore solo il materiale pesante e facendo "volare oltre" quello più leggero, inoltre i sassi posti come peso agiranno da piccola gabbia per il materiale pesante e favoriranno il ricircolo di corrente per far uscire quello più leggero e sterile.
A fine giornata quando avremo tirato su la nostra canaletta, andremo a prendere il contenitore del test ed andremo a passare nel piatto tutto quello che troviamo dentro. Se troviamo del nobile metallo nel contenitore non significa che la nostra canaletta sia da buttare via, può darsi che abbiamo esagerato con qualche parametro. Ricordiamoci che ogni modello di sluice ha i suoi e che non esiste un parametro assoluto, basta trovarlo per ogni canaletta.
Per chi non si accontenta o per i costruttori che testano prototipi al fine di ottimizzare i parametri e di verificare il comportamento e la tenuta dei materiali, ovviamente i test non finiscono al primo check ma proseguono in varie condizioni ambientali e di corrente, magari passando da fiumi a torrenti più impetuosi o viceversa. Dopo almeno tre o quattro test in varie condizioni, è possibile quindi stabilire con accuratezza molti dati e parametri.
Così è stato per le canalette Goldhunter dei Manufatti Goldhunter, non a caso sono accompagnate da schede tecniche complete e da tabella indicativa dei corretti parametri di esercizio, quest'ultima non nasce a caso ma è frutto di studi e test condotti sul fiume, essendo modelli che in primis devono soddisfare le alte esigenze dei membri del gruppo Gold Hunter che le utilizzano in servizio permanente effettivo, oltre a godere dell'ottimo feedback e dell'alto gradimento di tutti gli utenti di queste canalette, sia neofiti che esperti, sia in Italia che all'estero.
Ci sono canalette che vanno bene ad un metro e mezzo di acqua al secondo come le scalette in legno classiche, ci sono sluice dai 2 ai 3 metri di acqua al secondo ed quelle da 3,5 -4 metri al secondo. Come capire la velocità dell'acqua?
Basta una foglia, un ramoscello o in assenza di tutto questo andrà bene anche il classico sputazzo.
Diffidare sempre da chi non testimonia, non argomenta e non giustifica un test di dispersione, poiché se non supportato da dati precisi non si può ritenere tale e rimane soltanto un'asserzione senza base e fondamento.
Questo comunque è solo il mio metodo di eseguire i test, ovviamente ci possono essere diverse soluzioni che portano alle stesse conclusioni ma devono essere pur sempre oggettivamente ragionevolmente argomentate.
Nella foto un test di dispersione del 2014 da parte di Manufatti Goldhunter utilizzando un secchio. |
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