COME SI CLASSIFICA
L’ORO IN NATURA E COS’E’ L’ORO ALLUVIONALE?
L’oro in natura è
considerato sempre nativo per definizione e viene sostanzialmente classificato
a seconda del tipo di deposito aurifero, in giacimenti PRIMARI e SECONDARI.
Per giacimenti primari
s’intende quelli con il nobile metallo ancora completamente incastonato nei
filoni di quarzo aurifero (generalmente filoni idrotermali) associato per lo
più a pirite ed arseniopirite mentre se di origine subvulcanica tende più ad
essere legato con argento e minerali d’argento, quarzo, carbonati, solfuri e
fluorite.
Nei giacimenti secondari
l’oro è prevalentemente aggregato a minerali come la magnetite, la monazite, lo
zirconio ed il corindone.
I giacimenti secondari
li possiamo suddividere sostanzialmente in tre tipologie di deposito ben
definite: eluviali, colluviali ed alluvionali – fluviali.
DEPOSITO ELUVIALE
Per depositi eluviali
intendiamo depositi per azione diretta sul giacimento primario di agenti
naturali e climatici come piccoli rii, sorgenti, acqua piovana, gelo, pioggia,
vento e caldo/freddo che smuovono e deteriorano il materiale del deposito
primario, spezzandone la struttura originale e librando l’oro nelle sue forme
successive (l’oro cambia durante il suo percorso fino a valle, tende a perdere
le sue impurità oltre che a variare la sua morfologia per via dell’estrema
duttilità di questo metallo) che così viene depositato nel primo strato utile,
appunto il deposito eluviale.
DEPOSITI COLLUVIALI
I depositi colluviali
sono quegli strati auriferi che si formano a seguito dell’azione sui depositi
eluviali, in sostanza ne sono la successiva e diretta rielaborazione da parte
degli agenti naturali e climatici sopra citati che determinano un nuovo strato
di accumulo di materiale aurifero elaborato da quello eluviale, tale strato è
quindi appunto il deposito colluviale, negli stadi intermedi tra il deposito
eluviale ed i terrazzi più a valle.
DEPOSITI
ALLUVIONALI – FLUVIALI
Col termine di depositi
fluviali si identificano tutti quegli strati, generalmente più a valle,
interessati dalle acque mentre gli eluviali ed i colluviali ne sono coinvolti
solo parzialmente ed in modo localizzato.
I depositi alluvionali
si formano attraverso l’azione diretta delle acque (principalmente durante le
piene in maniera variabile) che raspando le sponde di fiumi e torrenti,
smuovono, travolgono e trasportano i detriti facendo depositare nel primo punto
utile l’oro e tutto il materiale pesante in ordine decrescente.
Quest’ultimo schema dei
depositi morenici e terrazzi alluvionali nel territorio della Bessa illustra
alcuni importanti riferimenti geologici e cenni storici delle attività aurifere
interessate dalla stessa.
Tutti i dati sono sempre
validi indicativamente e scientificamente, ricordandoci che la teoria è
importante ma la pratica è fondamentale. Chiudo l’argomento tecnico citando la
frase di un signore di nome Paolo B. che di professione fa il prospettore di
oro e diamanti in Africa per importanti compagnie minerarie:
"I pietroni
sono la parte superiore del bedrock, la parte che è stata interessata dalla
azione meccanica glaciale e alluvionale del territorio. E' proprio in quelle
crepe che è possibile incontrare la maggior quantità di minerale, questo non
vuol dire che... nell'alluvionale
sopra non ci sia nulla ...."
Si ringrazia Matteo Oberto di Duck Gold Prospecting per la consulenza.