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lunedì 13 febbraio 2017

Come si classifica l'oro in natura?

COME SI CLASSIFICA L’ORO IN NATURA E COS’E’ L’ORO ALLUVIONALE?

L’oro in natura è considerato sempre nativo per definizione e viene sostanzialmente classificato a seconda del tipo di deposito aurifero, in giacimenti PRIMARI e SECONDARI.
Per giacimenti primari s’intende quelli con il nobile metallo ancora completamente incastonato nei filoni di quarzo aurifero (generalmente filoni idrotermali) associato per lo più a pirite ed arseniopirite mentre se di origine subvulcanica tende più ad essere legato con argento e minerali d’argento, quarzo, carbonati, solfuri e fluorite.
Nei giacimenti secondari l’oro è prevalentemente aggregato a minerali come la magnetite, la monazite, lo zirconio ed il corindone.
I giacimenti secondari li possiamo suddividere sostanzialmente in tre tipologie di deposito ben definite: eluviali, colluviali ed alluvionali – fluviali.


DEPOSITO ELUVIALE

Per depositi eluviali intendiamo depositi per azione diretta sul giacimento primario di agenti naturali e climatici come piccoli rii, sorgenti, acqua piovana, gelo, pioggia, vento e caldo/freddo che smuovono e deteriorano il materiale del deposito primario, spezzandone la struttura originale e librando l’oro nelle sue forme successive (l’oro cambia durante il suo percorso fino a valle, tende a perdere le sue impurità oltre che a variare la sua morfologia per via dell’estrema duttilità di questo metallo) che così viene depositato nel primo strato utile, appunto il deposito eluviale.


DEPOSITI COLLUVIALI

I depositi colluviali sono quegli strati auriferi che si formano a seguito dell’azione sui depositi eluviali, in sostanza ne sono la successiva e diretta rielaborazione da parte degli agenti naturali e climatici sopra citati che determinano un nuovo strato di accumulo di materiale aurifero elaborato da quello eluviale, tale strato è quindi appunto il deposito colluviale, negli stadi intermedi tra il deposito eluviale ed i terrazzi più a valle.



DEPOSITI
ALLUVIONALI – FLUVIALI

Col termine di depositi fluviali si identificano tutti quegli strati, generalmente più a valle, interessati dalle acque mentre gli eluviali ed i colluviali ne sono coinvolti solo parzialmente ed in modo localizzato.
I depositi alluvionali si formano attraverso l’azione diretta delle acque (principalmente durante le piene in maniera variabile) che raspando le sponde di fiumi e torrenti, smuovono, travolgono e trasportano i detriti facendo depositare nel primo punto utile l’oro e tutto il materiale pesante in ordine decrescente.






 
Quest’ultimo schema dei depositi morenici e terrazzi alluvionali nel territorio della Bessa illustra alcuni importanti riferimenti geologici e cenni storici delle attività aurifere interessate dalla stessa.

Tutti i dati sono sempre validi indicativamente e scientificamente, ricordandoci che la teoria è importante ma la pratica è fondamentale. Chiudo l’argomento tecnico citando la frase di un signore di nome Paolo B. che di professione fa il prospettore di oro e diamanti in Africa per importanti compagnie minerarie:


"I pietroni sono la parte superiore del bedrock, la parte che è stata interessata dalla azione meccanica glaciale e alluvionale del territorio. E' proprio in quelle crepe che è possibile incontrare la maggior quantità di minerale, questo non vuol dire che... nell'alluvionale sopra non ci sia nulla ...."




Si ringrazia Matteo Oberto di Duck Gold Prospecting per la consulenza.


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